Il Notiziario
30 novembre 2003 – Anno IX, n. 3

Nella salone del Ridotto del teatro Animosi di Carrara, presente un numeroso e qualificato pubblico, il Presidente e Custode dell’Accademia Claudio Pisani ha aperto la tradizionale riunione autunnale, la diciannovesima giornata di studio, dall’anno 1994. Dall’anno della rifondazione dell’Accademia sono state prodotte e discusse più di cento relazioni ed editi ben otto volumi degli Atti e Memorie dell’attività dell’Accademia. Il Presidente ha ricordato che l’ 11 marzo si è tenuta una Riunione Straordinaria di Studio per celebrare il trecentesimo anniversario della fondazione della città di S. Pietroburgo. Sin dal 1700 i rapporti artistici e commerciali tra Carrara e S. Pietroburgo furono importanti e fecondi. E’ stato presentato l’VIII° volume degli Atti e Memorie della nostra Accademia, che raccoglie gli studi e le relazioni tenute nell’anno 2002. Il Sindaco di Carrara Giulio Conti ha avuto l’amabilità di rivolgere un saluto e parole di compiacimento per l’attività della nostra Accademia. Come tradizione, in apertura della riunione, sono state esposte tre sculture in bronzo di Franco Franchi, docente di scultura all’Accademia B.AA. di Carrara. Il Prof. Renato Carozzi, con sapienza critica le ha illustrate. Artista livornese, da Castiglioncello, ha studio in via Guelfa a Carrara. Dominante anche qui la scultura della figura femminile, voluttuosa, “....ricca di modulazioni espressive e mai dimentico di una sostanza astratta nell’avventura della linea e nel trattamento scabroso, a grandi pastelli della superficie e diciamo nel tono generale con cui si percepiscono le sculture….”.


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Gualtiero Magnani ha presentato la sua relazione “Aronte e Carrara. Considerazioni storiche, linguistiche e filologiche sui versi di Inferno XX, 46-51, della Divina Commedia”, soffermandosi in particolare sui riferimenti di Lucano, nella Farsaglia, della “deserte mura di Luni”. Luni, oppure, come alcuni interpretano, Lucca? Per Dante pare non vi siano dubbi che si tratti di Luni. “ ...lo carrarese che di sotto alberga…” lo sta a testimoniare. Nella sua piacevole relazione Magnani ha spiegato il senso dei versi danteschi e il nome Aronte, Aruns o Aronta, per la sua giusta rima con “..ronca…” e tutte le derivazioni di toponimi italici tra i quali anche il nostro Ronchi di Marina di Massa. Un lungo e caloroso applauso ha confermato il gradimento dei presenti per la brillante relazione.


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Nulla è stato dimenticato da Cristina Andrei, nel suo eloquio vivace e coinvolgente, della vita e delle opere degli scultori carraresi Vaccà, Andrea e Ferdinando vissuti sul finire del XVII secolo e l’inizio del decimottavo e che esercitarono la scultura, sono parole del Campori, “...conformemente all’infelice gusto del tempo in varie città d’Italia”. Non è apparso così a noi, vedendo le immagini delle sculture, in diapositiva. Di Andrea, in Pistoia, la statua di S. Zenone sopra il portico del Duomo. Il S. Giovanni sopra la pila battesimale dello stesso Duomo. In Pescia l’altare con due statue. Di Ferdinando, diverse e pregevoli opere. Quelle dei depositi di Annibale Cellesi e di Maddalena Rospigliosi dell’Oratorio della Misericordia in Pistoia.
Così pure le importanti opere, descritte dalla Andrei, del deposito dell’Arcivescovo Frosini nella Primaziale pisana. La relazione ha ricevuto unanimi consensi e felicitazioni vivissime.

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Elisabetta Carli ha presentato “Leandro Caselli a Carrara 1884-1890” illustrando le opere più significative realizzate durante la permanenza a Carrara, nell’incarico di Ingegnere Capo del Comune di Carrara. Nato nel 1854 a Fubine (Alessandria) fu allievo dell’Antonelli. Dalla Caserma Dogali, ad edifici scolastici, al Politeama G. Verdi, l’Asilo Garibaldi, dimore borghesi, sino al nuovo cimitero di Marcognano che pose termine al vecchio cimitero situato nell’attuale piazza Matteotti (già Farini). Opere che trasformarono, in positivo, l’assetto urbanistico della città ed ancora oggi sono ammirate. Un ringraziamento ed un applauso a Elisabetta per questa sua ricerca.


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Trattenuta a Parigi per improrogabili impegni professionali, la relazione della dr.ssa Susini Messac: “Aronta voyant: une interpretation du xx chant de l’enfer”, tradotta in italiano da Rosa Maria Galleni Pellegrini, è stata letta dal Presidente Pisani. Per i francesi Aronte è sconosciuto. Ma se parlate di loro di Dante, di Carrara e delle sue cave possono rispondervi. E Marie Laure Susini con il suo lavoro avvincente, attraverso una ricerca filologica ed un attento studio del xx canto della Divina Commedia, ci offre una sua interpretazione del canto degli indovini. Al tempo stesso aiuta i suoi connazionali a comprendere il senso di questi versi danteschi. Il testo verrà pubblicato nel prossimo volume degli Atti e Memorie in lingua francese e italiana.

Nel corso della Riunione il Presidente ha presentato le due edizioni della Accademia il “Lunari d ‘l kararin 2004” e “Il giuoco dell’oca del vero carrarino” . Il calendario in dialetto, una vera novità, è stato curato con grande passione e disponibilità dalla nostra Socia Rosa Maria Galleni Pellegrini. Il gioco dell’oca è stato ideato e realizzato per l’Accademia Aruntica dal nostro Presidente Pisani. Ad entrambi giunga riconoscente il tributo di applausi di tutti i Soci. Il calendario è stato redatto con accuratezza scientifica tenendo presenti le fonti orali e scritte e costituirà per molti una piacevole sorpresa. Diffondetelo e utilizzatelo nelle vostre case per tutto il 2004. Lo scherzoso , antico e popolare, gioco dell’oca è stato realizzato con l’intendimento di far conoscere meglio, attraverso il gioco, la nostra città di Carrara. Ai nostri Soci, a tutti i “carrarini” giungano i nostri più fervidi auguri di Buon Anno 2004.

Tabula gratulatoria
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Comune di Carrara
Ente Cultura e Sport del
Comune di Carrara
Fondazione della Cassa di
Risparmio di Carrara
Provincia di Massa-Carrara
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Giuseppe Giannotti
Giovanni Svetlich
Adolfo Forti S.p.A

Notiziario 11 Marzo 2003 Anno IX, n°1

Notiziario 25 Maggio 2003 Anno IX, n°2

Notiziario della celebrazione decennale Ottobre 2004