Giovedì 13 Marzo 2003

La Riunione Straordinaria della Accademia Aruntica
Legami tra San Pietroburgo e il marmo carrarese

M. Munda

CARRARA.Sala gremita, studiosi di rango, relazioni di alto contenuto scientifico per la Riunione Straordinaria di Studio organizzata dalla Accademia Aruntica che nel trecentesimo centenario della fondazione di San Pietroburgo, ha centrato l'attenzione sui numerosi rapporti artistici e culturali intercorsi tra Carrara e la città baltica. Il convegno «Carrara e la città imperiale di S. Pietroburgo (1703-2003)», patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e organizzato in collaborazione con gli assessorati alla cultura di Provincia e Comune, CCIA, Fondazione CR Carrara, Ente Cultura e Sport, si è tenuto alla Camera di Commercio.
«Il marmo e i suoi maestri scultori, artigiani e scalpellini, sono un argomento mai abbastanza conosciuto - ha detto l'assessore alla cultura Andrea Zanetti - l'impegno, la serietà e il rigore morale degli studi della Aruntica sono il valore aggiunto per tutta la città, un rapporto di collaborazione che deve continuare».
Per il vice presidente della Provincia Dario Cosci «questo convegno sottolinea quanto il nostro territorio abbia dato per S. Pietroburgo ed evidenza le relazioni tra Roma, Carrara e la Russia. E' necessario che istituzioni e forze politiche facciano maggiori sforzi per la cultura».
Ma in cosa consistono questi rapporti? Marmi scolpiti a Carrara e poi spediti sul Baltico, emissari russi che vengono in città ad acquistare opere, scultori che vanno in Russia, contatti che coinvolgono le botteghe d'arte carraresi. Scambi culturali studiati dalle relazioni presentate dai russi dell'Ermitage, dalla spagnola del Consiglio superiore di ricerca Maria Luisa Tàrraga Baldò, dai ricercatori locali Rosa Maria Galleni Pellegrini, Marzia Dati e Marta Tongiani. Proiettato anche il filmato Rai di Gabriella Lazzoni sui marmi degli zar.
Ha detto il capo delegazione russa Andròsov: «10 anni fa Carrara era per me sconosciuta, adesso abbiamo capito che è una città molto interessante e a S. Pietroburgo c'è molta Carrara». Pietro Baratta, Paolo, Agostino e Alessandro Triscornia; Carlo Finelli, Pietro Tenerani, Luigi Biénaimè, Antonio Cybei, questi i nomi dei più noti scultori di Carrara a S. Pietroburgo. Ma ci sono anche il pittore Nikolaj Nikolaevic Ge e il collezionista Aleksandr Osterman Tolstoj che vengono alle cave, scelgono i marmi dipingono il paesaggio. «Sono state relazioni importanti dal punto di vista archivistico» ha detto il presidente della Aruntica Claudio Pisani.
Paolo Micheli Pellegrini ha donato alla delegazione russa alcuni scritti rari e ha proposto un gemellaggio tra Carrara e S. Pietroburgo. L'Aruntica ha ristampato il raro opuscolo del 1819 «Spiegazione di un bassorilievo denominato i Fanti Scritti di Carrara».

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